sabato 3 agosto 2013

giorno 38
29 luglio

la sveglia suona davvero presto ma troviamo comunque elisabeth già alzata che infila una quantità spropositata di vestiti nelle sue valige (alla fine saranno 53kg di bagaglio..)
anche noi raccogliamo i nostri due straccetti e iniziamo a strofinare di buona lena ripiani della cucina e bagno. diamine se casa sua è bella! Kristine abita e produce miele al primo piano. Il secondo piano è un alloggio autonomo, con cucina e bagno, un bellissimo salone con terrazza vista lago. Insomma, anche questa volta ci dispiace dover andar via. e ovviamente spiace anche a elisabeth! ma uppsala la sta aspettando, quindi bando agli indugi!
partiamo tutti carichi con la metro in direzione aereoporto (ovviamente qui c'è una linea della metro che ti lascia praticamente sulla pista di decollo..e altrettanto ovviamente qui ci sono vagoni apposta per le bici..che viaggiano gratis!)



 eccovi un ritratto delle facce stanche e tristi
ed eccovene uno delle facce stanche ma felici (tranne richi che sembra molto turbato dal controluce che ci abbaglia)! questa ragazza tedesca ormai italiana di adozione ha definitivamente aperto una breccia nei nostri cuori e già si progetta di andare a trovarla all'estremo nord in bicicletta prima del prossimo luglio..


ma per noi non è ancora tempo di fare progetti, piuttosto prendiamo un treno (non avevamo altra soluzione, ahinoi) e dall'aereoporto arriviamo a Malmo, Svezia!


già, chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe andati in Svezia? di sicuro non noi all'inizio del viaggio..ma questa è forse proprio una delle parti migliori di questo tipo di viaggiare: la totale libertà che hai di incontrare due svedesi in bicicletta mentre pedali in Germania, fare due chiacchiere su esperienze e biciclette e sentirsi dire "ma perchè non passate dalla svezia?" già, perchè non passiamo dalla Svezia?? e così guarda che ti riguarda la cartina decidiamo di dedicare qualche ora a questo grande paese.. obiettivo Ystad




malmo sembra carina, ma nei 5 secondi in cui ci fermiamo non riusciamo a sviscerarne segreti e curiosità. anzi si, un poco si. finiamo infatti a mangiare un panino in un parco pieno di strane fontane per bambini e terrario con annesso negozietto per souvenirs. i souvenirs sono cari, ma la testa di accionmen (si scrive così giuro!) che troviamo per terra e attacchiamo come trofeo svedese alle bici ci consola


 usciamo da malmo passando per la sua, non molto fascinosa, periferia sud, e imbocchiamo la ciclabili in mezzo alla campagna che ci portano verso sud. il paesaggio è molto bello, composto da campi di grano a ridosso del mare, con colori molto affascinanti.
arrivati al mare viene quasi voglia di tuffarsi come fanno le famigliole sulla spiaggia, ma una nave ci aspetta.



 giusto il tempo di urlare ancora una volta con foga che "SIAMO IN SVEZIA TE NE RENDI CONTO!!!IN BICI!!!", dire ciao al mare dall'aspetto pulito per quello del porto di Ystad, mangiare qualche wurstel conservato in una lattina e siamo pronti a imbarcarci e a passare la prima notte di questo viaggio sull'acqua .






mentre ci imbarchiamo facciamo due chiacchiere con un altro cicloturista svedese diretto a berlino e ci preoccupiamo un po' vista la sua attrezzattura: bici da corsa con ruote minime e un sacchetto con i suoi averi, per dormire solo un'amaca. un po' perplessi saliamo a bordo e ci mettiamo a dormire sulla comodissima moquette della nave, pronti a risvegliarci a swinousjcie, e tanti saluti alla svezia!

venerdì 2 agosto 2013

dal giorno 31 al giorno 37
22 luglio - 28 luglio

Kobenhavn! ma prima di arrivare, come farsi mancare una bella caduta sull'asfalto proprio nella mattina in cui richi decide di non mettere i guantini per correggere la sua abbronzatura?!


della giornata c'è poco da dire e meno da fotografare, quindi eccoci direttamente catapultati nella grande capitale danese. il primo impatto è molto forte, la città è bella, molto bella. il sole splende in cielo fino a tardissimo e le persone qui sono belle. esteticamente. davvero, la ragazza più brutta di copenaghen ha posato per una rivista di moda e gli uomini sembrano tutti atleti di triathlon. se vedi qualcuno sotto il metro e ottanta con un po' di pancetta, puoi star sicuro che è un turista. rimaniamo non poco colpiti da questa peculiare caratteristica e passiamo buona parte dei nostri giorni in questa città fermi a guardare donne da sogno passare in bicicletta.




quindi dopo una breve pedalata per il centro, nella quale scopriamo che da queste parti il traffico delle biciclette è altrettanto voluminoso e nervoso di quello automobilistico nostrano (per intenderci, al secondo scampanellìo o ti sposti o scatta una rissa..e guai a suonare senza motivo, o fermrsi nel modo sbagliato..qui la gente si arrabbia davvero solo per queste cose, per il resto, restano imperturbabili statue nordiche, bellissime, altissime abbronzatissime e leggere..) ci dirigiamo alla ricerca del posto di lavoro di elisabeth, ragazza tedesca che ci ospiterà di queste parti. Elisabeth per chi non la conoscesse ha studiato all'università di pollenzo, dove ha avuto la fortuna suo malgrado di conoscere ludovico e di rimanere invischiata nella sua orbita gravitazionale. al momento sta facendo un master, metà a copenaghen e metà a upsala. a dirla tutta la parte danese degli studi è già terminata e lei sta facendo uno stage presso il nordic food lab, ovvero un centro di ricerca sul cibo del nord aperto dal proprietario del Noma. come cos'è il noma? ma dove andate voi al ristorante?!
comunque, quando arriviamo ecco cosa ci troviamo davanti:
una barca, 6 ragazze succintamente vestite che si fanno il bagno e svolazzano per le cucine ridendo e bevendo birre. ed ecco l'effetto che tutto ciò produce sulle nostre stanche ma felici persone!


ed eccovi anche qualche scatto di quello che loro chiamano posto di lavoro ma che a noi sembra più che altro un miraggio! 







i nostri programmi cambiano, alla fine ci fermiamo una settimana intera e praticamente finiamo i soldi che ci sarebbero serviti fino alla fine del viaggio. la città è carissima, ma noi decidiamo di non farci mancare nulla, riparazioni urgenti alle bici che ci fanno spaventare, birre artigianali, kebbab da 6 euro, altre birre artigianali, qualche passaggio da Christiania ed ecco chi i soldi son finiti!
Ma che dire, questa città ci ha conquistato, insieme ovviamente all'incredibile ospitalità che elisabeth ci offre! insomma, non ve la meniamo troppo, è stata una bella settimana e siamo contenti di aver fatto tutto quello che abbiamo fatto, anche se probabilmente questo ci costerà qualche variazione sul percorso.



 ci riposiamo e ci godiamo la casa
ci riposiamo e ci godiamo la città e i suoi canali

 scopriamo meravigliosi caffè universitari dove gira Kind of Blue e le pareti sono ricoperte di libri antichi

 diventiamo subito amici con la padrona di casa di elisabeth, che vive al piano di sotto e che non è abituata ad avere ospiti, così una bella mattina, mentre noi ci alziamo di nuon'ora verso mezzogiorno, ci piomba in camera chiedendoci che stracacchio ci facciamo ancora in casa sua. ma non c'è da preoccuparsi, perchè la sera stessa rompiamo definitivamente il ghiaccio entrando in casa e facendo scattare l'allarme mentre lei e elisabeth sono a cena fuori. da li in poi facciamo in modo di non incrociare più questa donna, peraltro, famosa chef danese.


Di christiania, piccola città stato tollerata, nel cuore della grande Copenaghen abbiamo poche foto, essendo vietato farne. diciamo che l'atmosfera è bella e rilassata, anche se l'utopia che l'ha animata anni or sono sembra aver lasciato spazio al turismo dei giovani attratti dalla sua green light district e delle famiglie incuriosite dalle architetture originali e dalle facce sorridenti.





altro fatto degno di nota: il vecchio cimitero della città.
qui a differenza di come siamo abituati noi il parco del cimitero non è un posto sterile ma "vivo". qui vengono a prendere il sole, a leggere e fare barbecue. ci adattiamo agli usi locali e ci abbronziamo vicino alla tomba dell'amato Kierkegaard!


 manca tanto di questi sette giorni, ma ovviamente non ci può stare tutto, probabilmente queste poche righe non rendono bene l'idea di quanto ci sia piaciuto stare quassù!
e per non farci mancare nulla, l'ultimo giorno insieme a Ben, giovane promessa della cucina internazionale, forse prossimo a salpare per 2 anni intorno all'artico, con l'unica barca in legno in grado di sopportare la traversata, come cuoco-ricercatore, a un ragazzo dal nome impronunciabile pupillo del regista lars von trier, un avvocato jazzista direttamente da londra, un'attrice laureata in matematica (!) e la nostra bella elisabeth affittiamo due barche per un pomeriggio nei canali!


 ben sarà anche un bravo cuoco, ma è un pessimo pilota e con lui alla guida andiamo addosso ad una delle statue sommerse. scappiamo a gambe levate e ancora oggi ignoriamo l'entità del danno al monumento cittadino!










la giornata finisce, così come la settimana. elisabeth domani parte per l'irlanda e deve portare via tutta la sua roba e pulire tutta la casa. ci aspetta una serata divertente! e domani..sveglia alle 5!
si finisce di sistemare e poi saluteremo Copenaghen e ci rimetteremo in sella!
a pensarci non ci sembra vero di essere arrivati fin quassù (2250 km) in bicicletta e non ci sembra nemmeno più vero pensare di dover continuare..ormai le nostre gambe si erano assuefatte all'idea della routine cittadina, alla comodità di un letto e di una cucina.
ma il viaggio continua!