Giorno 14
05 luglio
Con le migliori intenzioni di partire presto ci svegliamo tardi e tra una doccia, una colazione e le valige da preparare a mezzogiorno arrivano i genitori di Alice. Anche per lei è giunto il momento di fare i bagagli e prepararsi. Ma prima, una bella foto tutti insieme con occhiali gentilmente offerti da Ali e una della sua bici!
Sta di fatto che ad Antwerpen ci arriviamo effettivamente, ma sono le 7 e mezza e malgrado la città sembri davvero bellissima, ci vediamo costretti a ripartire praticamente subito per trovare un benedetto campeggio scovato su internet lungo la strada. Tale luogo misterioso dovrebbe trovarsi a pochi passi dalla frontiera olandese, nelle campagne di un paesino chiamato Putte. Qui in Belgio però pare che i cartelli stradali siano sinonimo di soldi sprecati e così non è facile arrivare quando non hai che un mappa che comprende tutto il Benelux, la Germania e la Repubblica Ceca!
Chiediamo a Gilbert, il proprietario, se possiamo mettere la nostra tendina nel suo rustico campeggio principalmente rivolto ad anziani che qui affittano roulotte che sono vere e proprie casa con giardino e cancelletto. Mentre gli diamo i 10 euro che ci costa una notte ci chiede da dove arriviamo e verso dove andiamo. Alla fine del racconto ci restituisce i soldi commentando che si sicuro servono più a noi che a lui. Neanche il tempo di iniziare a scaldare l'acqua per una bella zuppa liofilizzata che un robusto energumeno che ci intima di spegnere immediatamente quella schifezza e unirci a loro.
Come spiegarvi ora chi sono "loro"? Proviamoci. In quel campeggio, il primo weekend di luglio, ogni anno, i membri del No Limits si ritrovano per fare festa. I No Limits sono un gruppo di amici fiamminghi e olandesi che vivono a cavallo della frontiera con la passione per la bicicletta, il cibo, la birra e la marijuana che si coltivano in giardino. Hanno dai 30 ai 60 anni e non daresti confidenza nemmeno al mignolo di uno di loro.
Lavorano quasi tutti come portuali (e si vede!) e hanno un concetto di ospitalità che è totale. "Just enjoy it" è tutto quello che ci siamo sentiti dire a fronte delle nostre ultime reticenze dettate dall'educazione.
Qualche istante dopo eravamo intenti a divorare tutto quello che trovavamo sul nostro cammino, beninteso, con un bicchiere di birra in mano che questi simpatici signori si prodigavano a riempire ogni qualvolta sembrava che stesse per finire.
La serata è stata memorabile e nonostante tutto quello che abbiamo passato, ancora ce la ricordiamo. Ci siamo sentiti accolti davvero come se ci conoscessimo da anni e in cambio hanno avuto solo la nostra incredulità e gioia, davvero no limits! Hanno tradotto in inglese praticamente tutto quello che si
dicevano e a turno ognuno di loro si è interessato alla nostra storia e ci ha raccontato la sua. Verso l'1 siamo rientrati in tenda ancora ridendo per l'assurdità della situazione.
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