martedì 9 luglio 2013


Giorno 15
06 luglio


Giornata di relax, con le bici scariche ci dirigiamo verso Antwerpen passando per la ciclabile che costeggia il porto e attraversando kilometri e kilometri di depositi di containers che vengono spostati da gigantesche macchine guidate come se fossero agili scooters.

 Antwerpen è bellissima e in più c'è il sole! Girovaghiamo come veri turisti mangiando patatine bi-fritte, una specialità di queste parti. Fritte una prima volta nello strutto a 140° e poi una seconda volta nello strutto del giorno prima a 170°. E questo è IL piatto tipico, non aggiungiamo altro. 

Un po' di svacco su una banchina lungo il fiume da sollievo alle stanche gambe. L'idea del porco però torna a farsi viva e così ci rimettiamo sulla direzione di casa. Prima però cerchiamo il Moby Dick, un caffè dove il giorno prima ci eravamo fermati a chiedere indicazioni gestito da una ragazza veneta emigrata qui ormai 23 anni fa e dal suo fiammingo marito. Sulla strada ci imbattiamo anche in una celebrazione di qualche festività mongola, con costumi e combattimenti. Christine, di padre statunitense, ci serve una birra e ci racconta un po' di come si vive da quelle parti, e non sembra niente male.

 Da quello che abbiamo visto la città è super vivibile. Qui ovunque ci sono più biciclette che persone e il porto da lavoro praticamente a tutti. Da qualche anno il quartiere nel quale si trova il Moby Dick sta vivendo notevoli mutamenti. Quello che un tempo era un quartiere periferico un po' a parte e malfamato, oggi sta diventando una delle zone più calde della città, cuore della scena musicale blues della zona.


 Ci capita così di incontrare seduto al nostro tavolo il miglior armonicista belga. Farsi accettare dagli abitanti non è facile, ma quando ci riesci, ci racconta Chistine, rubano una bicicletta per te come rito di passaggio. E da li in avanti è tutta discesa! 









Quando il porco torna a chiamare ci rimettiamo in strada e fatti i nostri 48 kn di giornata torniamo in Paradiso, dove il livello dell'ospitalità non è calato e il maiale è appena stato tagliato dopo esser stato ripassato all'interno del barbecue più grande in commercio negli Stati Uniti, affinché rimanesse ben "juicy". Come per la serata precedente il copione si ripresenta uguale. Il clima generale trasuda allegria , spensieratezza e voglia di stare insieme. Decisamente più barcollanti della sera prima cerchiamo di centrare l'ingrasso della nostra tenda e senza nemmeno far finta di voler sistemare un po' il caos che regna sovrano nella nostra casetta, crolliamo addormentati.




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