Giorno 10
01 luglio
Il risveglio è umido un bel po' e ricco di epiteti colorati indirizzati ai nostri giovani amici della sera prima. Dopo aver comprato il necessario per fare colazione per 4 giorni e averlo finito tutto in circa 5 minuti dopo subito fuori dal supermercato ci mettiamo in cammino, o meglio in sella. Passiamo lungo una delle tante linee di trincea della Prima Guerra mondiale e ci imbattiamo in diversi cimiteri militari abbastanza inquietanti e affascinanti. Da queste parti è sepolta una buona parte della generazione che all'epoca aveva più o meno la nostra età. Abbandoniamo la linea del fronte per arrivare a Laon (che è bene sapere che si pronuncia nel modo più sno con accento francese, altrimenti manco capiscono di cosa stai parlando).
Ed ecco che alla fine la città compare e si staglia in cima alla collina, con la sua cittadella medievale dentro le mura e la gigantesca cattedrale a ricordare a tutti i contadini della regione chi è che comanda.
Dopo un estenuante salita di un paio di kilometri riusciamo finalmente a entrare in città. Qui purtroppo bisogna far presente un altro episodio spiacevole di questa vacanza. Dopo esserci divorati un panino pantagruelico ci dirigiamo nel baretto più brutto e sudicio della città dove spendiamo 3 euro per il caffè più schifoso della storia dei caffè schifosi. Alla richiesta di riempire le borracce, con acqua rigorosamente del lavandino, il sudicio barista ci dice di no, perchè a lui l'acqua costa cara e la vande al bicchiere. Quindi dopo una rapida ma intensa lezione di insulti in italiano che gli impartiamo lì su due piedi decidiamo di andarcene via. L'uscita dalla città è folle, dall'alto vediamo la nostra strada, è li sotto di noi..si è no 600 metri in linea d'aria, ma per riuscire ad arrivarci giriamo come dei dementi per circa 8 km. A questo punto odiamo Laon e il modo in cui si pronuncia. Sulla strada per fortuna un piccolo baretto per camionisti ci rimette di buon umore grazie ad un'acqua e menta e un po' di solidarietà nell'insultare gli abitanti della grande città.
Attraversiamo posti il cui nome la dice lunga su cosa succeda da queste parti il sabato sera e alla fine arriviamo a Guise dopo circa 90 km di su e giù tipicamente francesi.
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