martedì 9 luglio 2013

Giorno 17
08 luglio

Joep possiede una Bialetti e del caffè Vergnano. La giornata promette bene. Finalmente possiamo contare il terzo giorno di sole consecutivo, vero sole! Che forse finalmente ci aiuterà a coltivare il nostro progetto di abbronzarci con ben 13 diverse sfumature che l'abbigliamento del ciclista consente!
Una bella tazza di yogurt con dentro frutta secca e lamponi freschi che è un mistero capire come siano comparsi nella piccola cucina del nostro ospite e ci dirigiamo alla ricerca di attrezzatura da viaggio e cartine del nord della Francia per il viaggio che sta per intraprendere con la sua Poderosa Bicicletta. 


Attraversiamo Rotterdam e il suo centro, moderno e interamente ricostruito dopo la Seconda Guerra mondiale. Geometrie strane, spazi molto ampi e gente che va in bici tenendosi per mano come se passeggiassero, condiscono la mattinata.

Ovviamente insieme alla seconda colazione con cheesecake e espresso! 











Prima di congedarci Joep ci offre un pasto frugale ma genuino preso nel supermercato biologico vicino a casa. Ce lo gustiamo sul ponte nuovo alle spalle del mostro di ferro su cui ieri notte ci siamo arrampicati. E rivederlo con la luce! 



Per essere certo di rimanere nei nostri cuori come il rotterdamense più folle, Joep si lancia dal ponte, per un tuffo nel fiume! La tentazione di seguirlo è grande, ma l'acqua fredda e il pranzo appena consumato e i 5-7 metri che ci separano dall'acqua ci fanno desistere. 


Chiudiamo quest'altro incredibile incontro e lasciamo la città in direzione Leiden via Delft, dove Benji (altro matematico di Torino) ci aspetta con la promessa di una pasta. 

Usciamo da Rotterdam e ci godiamo il traffico di biciclette per le strade facendo foto come dei veri asiatici!














La strada è breve, 48 km in tutto. Ma questi si snodano nella bella campagna olandese, assolata e con i nostri primi mulini a vento. Le ciclabili sono letteralmente invase di gente di ogni sesso ed età, chi sfreccia con le borse della spesa e chi si fa una "passeggiata". 


Delf è forsa la cosa più olandese trovata finora. Casettine verticali con 

canaletti e ponti dappertutto. Per uscire le indicazioni che Riccardo legge 

grazie a un wifi rubato ad un coffeshop dicono: a destra, poi fiume, superi 

un ponte, poi sinistra, poi fiume, poi ponte poi fiume, sinistra, ponte, fiume 

destra ponte fiume, sinistra ponte. Dopo 2 minuti siamo persi nella 

campagna olandese senza avere la minima idea di dove andare. Ma è 

presto e ci godiamo questo momento! E poi ritrovare la strada non è così 

difficile. Basta vedere in che direzione soffia il vento e andarci contro! E 

infatti grazie a questo scramantico sistema arriviamo nella bella Leiden. 

Nel'attesa che il nostro ospite smetta ricercare diosacosa per l'ESA (European 

Space Agency) prendiamo il sole lungo uno dei tanti canali del centro e 

guardiamo le famiglie e i ragazzi che girano la città in barca. Ed ecco 

stagliarsi in controluce la gagliarda silouette del nostro sardo 

salvatore! Egli gode di una bellissima casetta a dimensione di 

ricercatore, nel centro della città, con una bella doccia calda  (una 

vicina di casa decisamente...decisamente!) e una piccola ma 

sufficiente cucina dalla quale fa uscire, come promesso, uno dei piatti 
di pasta più abbondanti e conditi di sempre. Inondando il tutto di 

pecorino ci perdiamo in chiacchiere e 

ci rendiamo presto conto che il nostro programma di partire il giorno 

successivo alla volta di 

Amsterdam si sta allontanando. Partenza rimandata dunque e 

prospettiva di relax mentre ci infiliamo nei 

sacchi a pelo!















1 commento:

  1. Dario consiglia PER PROSSIMO VIAGGIO:
    http://www.danielerobino.it/pk40.1.html

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