mercoledì 24 luglio 2013

Giorno 21
12 luglio

 Veniamo svegliati dal dolce aroma del caffe' solubile che Jorn ci propone accompagnato da una vera colazione olandese a base principalmente di burro.

Poi viene il momento dei saluti ed e' davvero incredibile la spontaneita' con cui questo ragazzo ci ha accolti in casa sua per due giorni senza nemmeno sapere chi fossimo.
Ci lasciamo per davvero, sperando di rincontrarlo prima o poi.


A questo punto ci mettiamo in cammino e decidiamo di prendere un traghetto per attraversare uno dei tanti canali un po' piu' grande degli altri.
Nota. Quando arriviamo il traghetto non c'e'. Al suo posto un display con il conto alla rovescia per il passaggio successivo, in stile fermata del bus La piccola differenza e' che qui il count down e' cronometrato al secondo. Il traghetto attracca esattamente a 00:00! Capite l'emozione che possono provare due poveri italiani in un posto del genere!

 Attraversato il fiume portiamo la piccola carrozza di riccardo a far sistemare dopo tanti kilometri e qualche strano rumore proveniente dalla ruota posteriore

L'Olanda che ci rimane da percorrere ci porta inizialmente verso nord. L'idea e' quella di arrivare a Den Oever e il giorno dopo attraversare i 30 km di diga che fanno la differenza tra una distesa paludosa e un paese chiamato Olanda.
Attraversiamo ameni paesini percorsi da canali e canaletti con nomi assai buffi (sappiate che il concetto di buffo va modificandosi dopo 20 giorni di bicicletta).
Pranziamo nel giardino di una chiesa nella quale dopo entriamo a prendere un caffe'. Ebbene si, un caffe' in chiesa. La tentazione di convertirsi e' molto forte a questo punto, ma resistiamo e ci rimettiamo in strada.



Il clima come potete ben vedere dalle foto e quello che questi dementi chiamano "un tempo perfetto per pedalare". A stento conteniamo gli improperi e proviamo a spiegargli che questa sarebbe anche la nostra vacanza e che ci piacerebbe tanto un po' di quel caldo che ti fa sudare e pedalare mezo nudo. Ma questo e' decisamente il tempo perfetto per pedalare, poche pause e via, dopo 89 km arriviamo a Den Oever, ovvero il nulla. Capiamoci, molto bello, solo un po' monotono. Ma soprattutto, privo del campeggio che stavamo cercando, in quanto chiuso. 
Girando un po' per il paesino ci inerpichiamo su quella che e' lecito supporre sia la montagna piu' alta di tutta l'Olanda. Eccovi l'incredibile panorama che si gode da lassu'!



Qui Annine, una vecchietta scalza ci aiuta a trovarne un altro, facendoci entrare in casa sua e parlando un inglese perfetto ricco di parole olandesi che rendono privo di senso tutto quello che dice. E' gentilissima ma anche un poco inquietante, quindi guadagnata una cartina che approssimativamente segnala un altro camping, prendiamo la porta e ci rimettiamo alla ricerca. Il secondo campeggio lo chiamano cosi', ma in realta' non e' un campeggio. Il terzo inizia ad essere lontano e noi si inizia ad essere stanchi ed affamati (strano).

Infine giungiamo in questo piccolo posto, privo di reception. Scopriamo dunque che se ci si registra on line e si fa richiesta si puo' stare in quel campeggio pagando on line tramite conto corrente. Oppure. Si puo' semplicemente stare li, godere il fuoco che scalda i pochi ospiti, mangiare qualcosa e il giorno dopo sloggiare presto.





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