Giorno 25
16 luglio
Ci svegliamo completamente avvolti nella nebbia, manco fossimo a Cologno Monzese d'inverno. Maledicendo in lingua nostrana questa brutta abitudine che hanno in molti di prometterci raggi di sole puntualmente inesistenti ci mettiamo a fare colazione. Fatto curioso: le cose che vengono messe sul tavolo per la colazione sono esattamente le stesse che c'erano ieri sera per la cena. Qui usa cosi'. E cosi' tra un cetriolino e una fetta di pane e salame ci prepariamo ai saluti.

Qui vediamo uno dei tipici cartelli stradali tedeschi che ricordano a tutti noi che fidarsi e' bene, ma assamai! (che idea e' mettere cartelli stradali per carri armati?!)
Il resto del viaggio e' tranquillo e in effetti adesso abbiamo anche un po' di quel famoso sole di cui ci aveva parlato Daniel. Mettiamo cosi' in fila 130 km e entriamo vittoriosi e un poco puzzolenti a Brema.
Jutta, donna felicemente divorziata con due figli ci accoglie in una bella casetta in un quartiere molto tranquillo e carino, vicino al centro e lungo un fiume affollatissimo di gente che riempie i piccoli ristorantini (da queste parti alle 6 e mezza son tutti a tavola!)
Ed eccoci finalmente servita la nostra prima pizza del viaggio! Scongelata apposta per noi, la divoriamo senza fare troppo gli schizzinosi e va detto che non e' poi tanto malvagia.
Camera nostra come spesso accade e' all'ultimo piano. La casa e' bella e strana, piena di finestre e di luce , almeno in quei 4 giorni all'anno in cui qui c'e' luce!

Ci addormentiamo incrociando le dita.


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